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Unificatori dinamici serie HP
Evoluzione della serie DU sviluppata per le alte velocità

Gli unificatori veloci serie HP sono macchine sviluppate specificamente per i flowpack e in particolare per la parte di linea dedicata al collegamento tra il confezionamento primario e quello secondario.

Il flowpack è un tipo di imballaggio di grande successo in molti settori industriali, che trova le sue applicazioni più spinte nell’industria alimentare e in particolare nel cioccolato, nei prodotti da forno e nel dolciario e pasticceria. L’imballo primario è una busta in film flessibile a tre saldature, le confezionatrici flowpack orizzontali raggiungono ormai produttività estremamente elevate a costi relativamente contenuti. Una flowpack orizzontale in grado di superare i 300 prodotti al minuto è ormai abbastanza comune da trovare, raggiungendo talvolta anche numeri considerevolmente più elevati.

L’imballo secondario è di solito costituito da vassoi o display in cartoncino e le macchine dedicate sono in grado di smaltire agevolmente la produzione del primario e spesso di superarlo agevolmente. I costruttori di macchine secondarie leader del mercato arrivano a gestire anche 800 pezzi al minuto in fila singola. La configurazione tipica di questo tipo di macchine prevede un’alimentazione con ordinatore a tasche (Race Track) che presenta uno “strato” di flowpack a un robot, tipicamente a due o tre gradi di libertà.

Una macchina secondaria di alta gamma può essere in grado di gestire la produzione due o tre macchine flowpack primarie; per altri tipi di imballo in cui il confezionamento primario è più lento la convergenza può addirittura aumentare. Un unificatore ad alta produttività dedicato ai flowpack non è più un semplice accessorio della linea di confezionamento, si tratta piuttosto di una macchina dedicata alla soluzione di molteplici criticità.

Primo elemento da prendere in considerazione è il fatto che il flowpack è un imballo realizzato in flessibile con delle appendici residue, inoltre i prodotti che richiedono questo tipo di imballo sono spesso fragili o deformabili. Per queste ragioni una gestione dell’unificazione in accumulo è da escludere nel modo più assoluto, i prodotti non si devono mai toccare tra loro.

Seconda criticità spesso sottovalutata è che, al crescere della velocità, è importante ottenere all’uscita del dispositivo un passo prodotti quanto più regolare possibile. Una gestione “a treni” potrebbe comportare per la macchina confezionatrice secondaria delle velocità istantanee superiori ai limiti di produttività raggiungibili dalla macchina stessa.

La soluzione proposta dagli unificatori HP sviluppati da MH prevede una fasatura uno ad uno dei prodotti realizzata con sistema multi-tappeto con motorizzazioni indipendenti per ciascuna delle piste di ingresso. Il sistema di controllo della macchina consente di controllare il passo tra le confezioni in uscita dal sistema e garantisce che la fasatura venga eseguita senza contatto, evitando in questo modo il rischio di incastri, sovrapposizioni o danneggiamenti.